Parte Seconda



Sulla destra si apre invece la Chialderate, una distesa rocciosa che con ampie terrazze degrada fino ai pascoli sottostanti.

















Creta di Monumenz







Saliamo per il sentiero che con stretti tornanti scavati nella roccia ci conduce alla Creta di Monumenz, un bel tratto che ci consente di guadagnare quota rapidamente, fino alle immediate vicinanze della cima.












Laura e Paola























La vetta, infatti, non viene toccata dal sentiero e bisogna “guadagnarsela” per facili rocce.







La lunga pausa sulla vetta ci regala un panorama magnifico, tutta la Carnia davanti a noi, stupendo.








Proseguiamo alla volta del rif. Marinelli lungo il costone assolato della creta, rimanendo in quota e attraversando un paesaggio lunare composto da rocce le cui forme, modellate dal tempo e dagli agenti atmosferici, danno un’immagine di curioso caos naturale.












Seguendo il tracciato perdiamo quota fino all’imbocco con il sentiero 143 che aggirando il Pic Chiadin ci porta appena sopra il Marinelli dove ci soffermiamo per ammirare le cime circostanti alla luce del pomeriggio.













Il maestoso M.te Coglians










Scendiamo quindi al rifugio e proseguiamo sul segnavia 146 attraversando i dolci rilievi della C.ra Monumenz, quindi ritroviamo il passaggio della scaletta...................























................tornando sui nostri passi raggiungiamo il Passo di Monte
Croce ormai al buio del tardo pomeriggio.

Rif. Marinelli, M.te Coglians e Laura

Fabrix "in ginocchio" di fronte al meraviglioso panorama.............
























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